Procedura di Latarjet: come valutare il ritorno allo sport?

Studio francese valuta il ruolo predittivo dell’analisi della coppia isocinetica nella rotazione interna e nella rotazione esterna della spalla.

Una delle tecniche chirurgiche utilizzate per gestire l’instabilità di spalla è la procedura di Latarjet, condotta posizionando un blocco osseo davanti alla cavità glenoidea della spalla, in modo da impedire alla testa dell’omero di spostarsi dalla propria sede.

La tecnica di Latarjet viene utilizzata anche nello sportivo e di solito si consiglia di non rientrare in campo prima di sei mesi dall’intervento.

Ricercatori francesi si sono chiesti se questo periodo di tempo sia sufficiente, ritenendo importante una valutazione della forza isocinetica dell’articolazione e del suo equilibrio quattro mesi prima di confermare il ritorno allo sport. Il test in questione è di nuova ideazione ed è stato presentato su The American Journal of Sports Medicine.

I pazienti coinvolti

Nel loro lavoro i ricercatori francesi hanno valutato l’efficacia di un test isocinetico effettuato a quattro mesi dall’intervento di predire il ritorno allo sport dopo due mesi, ma non solo. Il team ha cercato anche correlazioni tra i parametri del test per identificare i limiti ottimali per assicurare un ritorno allo sport in totale sicurezza.

Dato lo scopo dello studio, gli autori hanno diviso i 71 partecipanti in due gruppi, in base al ritorno o meno allo sport dopo sei mesi dall’intervento di stabilizzazione della spalla. Solo il 37,5% dei pazienti è tornato a praticare agli stessi livelli di prima, mentre il 38,89% ha dovuto abbassare il livello e il 23,61% non è proprio tornato in campo. Ciò che distingue questi gruppi è, in particolare, la forza di rotazione della spalla. Scendiamo nel dettaglio.

Forza di rotazione esterna di spalla come indicatore di successo

mesi dall’intervento mostrano una minore forza di rotazione della spalla, in diverse condizioni, ovvero: rotazione esterna concentrica a 60 deg/s, rotazione esterna concentrica a 240 deg/s, rotazione interna concentrica a 240 deg/s e rotazione interna eccentrica a 30 deg/s. I parametri sono stati analizzati più nel dettaglio e si è visto che la rotazione esterna concentrica a 240 deg/s e quella eccentrica a 30 deg/s sono i parametri che meglio possono indicare chi tornerà a giocare a sei mesi dall’intervento.

Secondo l’autore principale, Mohamad K. Moussa, dell’ospedale ortopedico parigino “Clinique du Sport”, i pazienti che non raggiungono questi valori devono continuare a riabilitazione ed essere nuovamente testati a sei mesi dall’intervento, prima di tornare in campo. Allo studio hanno partecipato anche ricercatori del gruppo ospedaliero Sélestat-Obernai, l’Ospedale Ambroise Paré e l’équipe del Centre d’Expertise de la Performance Sportive et Isocinétique di Parigi.

Lo studio: Moussa MK, Hariri BE, Lefèvre N, et al. Isokinetic Strength and Balance Analyses for Predicting Return to Sports After the Latarjet Procedure: A Prospective Cross-sectional Study. The American Journal of Sports Medicine. 2024;52(11):2850-2859. doi:10.1177/03635465241271518