Post ictus, palestra tecnologica per riabilitazione ad alta intensità

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La riabilitazione è un tassello importante del percorso di recupero di soggetti che hanno subito un ictus e le evidenze più recenti suggeriscono che sia tanto più efficace quanto prima viene iniziata e quanto più intensa è.
Offrire un percorso intensivo a tutti i pazienti con ictus può essere impegnativo per una struttura ospedaliera, per questo ricercatori di tutto il mondo stanno cercando soluzioni tecnologicamente avanzate che consentano ai pazienti di gestire in autonomia il proprio iter riabilitativo.

Uno studio britannico, condotto dal Dipartimento di Ingegneria Biomedica e dalla Scuola di Scienze Psicologiche e Salute dell’University of Strathclyde (Glasgow), ha presentato una palestra riabilitativa altamente tecnologica e motivante (TERG) per la conduzione di esercizi auto-gestiti ad alta intensità, sotto la supervisione di un esperto. La palestra è dotata, per esempio, di treadmill con realtà virtuale, dispositivi per allenare l’equilibrio, sistemi per allenare gli arti superiori e apparecchiature servoassistite.

In questo lavoro gli autori intendono esclusivamente verificare l’affidabilità di una struttura così ideata, lasciando a future indagini la sua efficacia terapeutica. 25 i pazienti arruolati, tutti con disabilità motorie dovute a un precedente ictus, verificatosi nei 12 mesi precedenti.
I soggetti hanno seguito un programma riabilitativo con approccio TERG per otto settimane, collaborando con gli specialisti nella sua definizione. Per valutare l’effettiva affidabilità del metodo, gli autori hanno osservato l’aderenza terapeutica dei partecipanti e il tasso di ritenzione e di ingaggio.

Ecco i risultati. Su una media di 18,7 sessioni di allenamento in 8 settimane, l’aderenza terapeutica è stata dell’82%.

Si potrebbe dire buona. Chi ha saltato qualche sessione lo ha fatto per ragioni personali, malattia, condizioni meteo o problemi di trasporto.
In tutto, nel corso dello studio si sono verificati 19 eventi avversi, in particolare dovuti a fatica, dolore articolare e vertigini, tutti risolti entro 1 settimana dalla comparsa. Sottoposti a una serie di questionari, i partecipanti hanno per lo più definito l’approccio TERG utilizzabile, anche se in alcuni casi richiede l’aiuto dello specialista.

Inoltre, l’esperienza è stata definita positiva, soprattutto per la presenza di feedback di performance e di gamification.
Dal punto di vista clinico, sono stati registrati alcuni miglioramenti. Dati questi risultati, si può procedere nello studio delle capacità riabilitative dell’approccio, magari includendo anche pazienti con stroke cronico, più difficili ai miglioramenti.

(Lo studio: Kerr A, Keogh M, Slachetka M, Grealy M, Rowe P. An Intensive Exercise Program Using a Technology-Enriched Rehabilitation Gym for the Recovery of Function in People With Chronic Stroke: Usability Study. JMIR Rehabil Assist Technol 2023;10:e46619. URL: https://rehab.jmir.org/2023/1/e46619. DOI: 10.2196/46619)