Sono molti i bambini che camminano con la punta di un piede o di entrambi i piedi rivolta verso l’interno. Si tratta di un tipo di andatura caratterizzata da una intrarotazione del piede, aspetto che può essere considerato fisiologico entro gli 8 anni di età, quando dovrebbe naturalmente regredire a favore di un passo normale.
Questa intrarotazione può essere infatti un ricordo dello sviluppo fetale, quando per ragioni di spazio gli arti inferiori assumono posizioni in intra ed extrarotazione.
Tuttavia, esistono situazioni in cui il cammino con la punta del piede rivolta verso l’interno è indice di una condizione patologica che può interessate il piede stesso, come il piede torto o il metatarso varo, e il collo del femore, che presenta una antiversione. Esistono poi casi in cui un passo patologico dipende da affezioni neurologiche e non muscoloscheletriche, oppure dalla presenza di dolore.
Quando il cammino con le punte in dentro è patologico si può intervenire per via chirurgica o conservativa, principalmente con esercizi fisioterapici atti a ristabilire l’equilibrio tra i muscoli coinvolti e una maggiore attenzione al passo.
Il ruolo dei plantari
Si dice spesso che, in presenza di camminata con le punte all’interno, i plantari e altre soluzioni ortopediche non diano esiti positivi. Tuttavia la ricerca prosegue.
Un recente studio iraniano, pubblicato su Prosthetics and Orthotics International, mette a confronto gli effetti di un plantare liscio con uno dotato di cuneo mediale sulla progressione dell’angolo del piede e sull’equilibrio di bambini con camminata verso l’interno.
Lo studio è randomizzato controllato e coinvolge 30 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, divisi in 2 gruppi, ognuno dei quali ha indossato uno dei 2 tipi di plantari citati per un mese.
Gli autori hanno misurato i parametri di equilibrio e di progressione dell’angolo del piede prima dell’inizio dell’intervento e dopo il mese di indossamento durante una prova del passo di 10 metri, condotta su una piastra di forza. Il test è stato condotto a piede scalzo.
Efficacia dei plantari
Secondo i risultati ottenuti da questo studio, entrambi i plantari risultano efficaci nel migliorare il cammino in intrarotazione: gli autori hanno infatti osservato un incremento significativo della progressione dell’angolo del piede e dell’equilibrio.
Sono emerse alcune differenze tra i 2 plantari. Il device piatto determina cambiamenti soprattutto sul piede destro, con un aumento significativo della deviazione standard totale dello spostamento del centro di pressione, della velocità del centro di pressione e della fase di atterraggio del piede a terra.
Il plantare con cuneo mediale, invece, influenza maggiormente il piede sinistro, con una riduzione della velocità del centro di pressione del piede e cambiamenti nella fase di atterraggio, e determina un aumento significativo dello spostamento del centro di pressione di entrambi i piedi.
Date queste differenze, gli autori concludono che probabilmente il plantare con cuneo mediale potrebbe essere più efficace nel migliorare l’equilibrio dei bambini e ridurre il rischio di caduta.
Allo studio hanno partecipato la University of Social Welfare and Rehabilitation Sciences di Tehran e la Shiraz University of Medical Sciences di Shiraz.
Studio: Manouchehri F, Hadadi M, Arazpour M. Comparison of the effect of gait plate insole and medial-wedge insole on foot progression angle and balance of children with in-toeing gait. Prosthet Orthot Int. 2025 Apr 11. doi: 10.1097/PXR.0000000000000447. Epub ahead of print. PMID: 40227078