Osteoporosi, nuovo metodo diagnostico nelle linee guida FIRMO

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Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry – R.E.M.S. è il nome della tecnologia sviluppata da Echolisht, spin-off del CNR di Lecce, e di recente inserita nelle linee guida per la corretta identificazione e gestione delle fratture da fragilità, dal titolo “Diagnosi, stratificazione del rischio e continuità assistenziale delle Fratture da Fragilità”.

Queste raccomandazioni sono state sviluppate da un tavolo coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, con la guida delle maggiori società medico – scientifiche ed enti clinici italiani e con il supporto delle associazioni di pazienti e rappresentano al momento le più avanzate indicazioni di buona pratica clinica del nostro Paese standard di qualità e appropriatezza, oltre che di interventi per assistere e curare i pazienti affetti da osteoporosi e fragilità ossea.

Rispetto agli altri metodi diagnostici, R.E.M.S si basa su una scansione ecografica come strumento per misurare la densità minerale ossea di siti anatomici assiali, come la colonna e il femore; quindi è un metodo, oltre che accurato, sicuro perché privo di radiazioni e applicabile anche a pazienti pediatrici, donne in gravidanza e soggetti a rischio di sviluppare osteoporosi secondaria. Inoltre, è trasportabile, il che ne permette l’uso anche su pazienti allettati e particolarmente fragili.

Occorre sottolineare che anche se nell’immaginario comune il termine “osteoporosi” si associa al genere femminile in età avanzata, il depauperamento delle ossa colpisce anche gli uomini: può essere infatti causata dall’assunzione di alcuni farmaci, per esempio quelli antitumorali, ma anche da condizioni come l’obesità.
Di fatto, si tratta di una condizione sottostimata e silenziosa. Le linee guida dedicano un intero approfondimento alla metodica R.E.M.S.

Tra l’altro, si legge: «un approccio ecografico innovativo, chiamato Radiofrequency echographic multi spectometry (REMS), è stato recentemente presentato come il primo metodo basato sugli ultrasuoni clinicamente disponibile per la misurazione diretta non ionizzante della BMD, lombare e femorale, per la diagnosi dell’osteoporosi e la previsione del rischio di frattura. La European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases (ESCEO), ha recentemente introdotto e validato, attraverso studi monocentrici e multicentrici, la tecnica REMS, anche in specifiche fasce di età.
La nuova tecnica ha mostrato correlazioni significative con i corrispondenti valori di BMD oltre che buoni livelli di concordanza diagnostica rispetto alla DXA (o gold standard). In più, è stato accertato come l’analisi dei segnali ecografici non filtrati a radiofrequenza permetta di conservare e ottenere informazioni quantitative e qualitative sulle caratteristiche dei tessuti indagati, stimare la forza dell’osso e prevedere il rischio di frattura».

L’approfondimento conclude sottolineando che «dagli studi osservazionali analizzati emerge come la R.E.M.S. raggiunga un buon livello di accuratezza e precisione, sia un buon predittore del rischio di fratture da fragilità e possa migliorare la diagnosi di osteoporosi nella routine clinica». Ancora una volta un prodotto biomedicale italiano si sta dimostrando in grado di modificare il modo di fare diagnosi.

Stefania Somaré