L’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del CNR ha scoperto che la presenza o assenza di cliclina D3 in un organismo animale fa la differenza nella composizione delle fibre muscolari.
In particolare, la mancanza di questa proteina si traduce in una predominanza di fibre che si contraggono lentamente, quelle più adatte a lavori aerobici e di resistenza.
Lo studio del CNR permette di conoscere sempre meglio il ruolo di questa proteina, che è di estrema importanza per l’apparato muscoloscheletrico, dal momento che l’equilibrio tra fibre a lenta e rapida contrazione è fondamentale per la sua salute.
Inoltre, la totale assenza di ciclina D3 porterebbe a patologie muscoloscheletriche, come la sarcopenia. Un altro fattore importante individuato dalla ricerca è la relazione tra la ciclina D3 e il metabolismo corporeo, che risulta compromesso nella sua fisiologia dall’assenza della stessa proteina.
Stefania Somaré