Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2019 al mondo c’erano circa 528 milioni di persone affette da una forma di artrosi, con particolare incidenza a carico di ginocchio, anca e mano.
Il processo artrosico interessa, però, tutte le articolazioni, compresa la colonna vertebrale, dove si concentra soprattutto nella zona lombare, essendo anche una delle cause più comuni di lombalgia specifica nell’anziano, dove l’artrosi delle faccette vertebrali lombari sembra determinare tra il 10% e il 41% dei casi.
Per quanto riguarda i numeri, le stime parlano di un’incidenza di patologia che cresce con l’età e diventa molto elevata dopo i 70 anni, colpendo più le donne degli uomini. Tra i possibili trattamenti conservativi per la gestione della lombalgia specifica da artrosi vi è anche la trazione vertebrale, atta a ridurre il carico cui è sottoposta la colonna.
Uno studio tedesco, pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders, si concentra sui possibili risultati ottenuti sulla lombalgia con un letto per la trazione lombare.
Allo studio hanno partecipato 101 pazienti, 52 nel gruppo di studio e 49 in quello di controllo, dei quali solo 75 sono arrivati alla fine del percorso, consistente in 3 settimane di trattamento presso una clinica riabilitativa.
Metodologia utilizzata
Condotto dal Dipartimento di Ortopedia e Chirurgia Ortopedica dell’Ospedale Universitario di Giessen e Marburg e dal gruppo ospedaliero Schoen Clinic, lo studio sottopone i pazienti coinvolti allo stesso iter riabilitativo, composto da un mix di terapia del movimento, terapie funzionali e lavoro specifiche, massaggi, interventi psicologici, gestione del dolore e terapia nutrizionale.
Unica differenza tra il gruppo di studio e quello di controllo è l’uso di un letto per la trazione lombare, modulabile in base alle esigenze del singolo paziente. Questa aggiunta terapeutica è stata effettuata per 21 giorni consecutivi per un minimo di 5 ore al giorno, portando a esiti migliori rispetto ai pazienti sottoposti alla sola riabilitazione tradizionale.
Risultati a confronto
Gli autori hanno individuato come outcome principale l’andamento della scala del dolore, una scala di rating numerico, affiancandoci poi gli esiti del questionario di disabilità Roland-Morris, della Valutazione dell’allenamento isoinerziale progressivo e del sondaggio breve SF36.
Durante il follow-up a 12 settimane dalla fine della terapia, gli autori hanno anche valutato il tempo richiesto per alzarsi da una sedia la mattina e l’indice Finger-Floor Distance.
I valori ottenuti per tutti questi indicatori sono migliorati maggiormente nel gruppo di studio, rispetto a quello di controllo, a indicare che la trazione a letto della parte lombare della colonna può aiutare a gestire la lombalgia specifica da artrosi, se inserita in un programma riabilitativo completo.
Lo studio: Seeger, J.B., Müller, F. Randomized, controlled trial to analyze the effect of using a traction-bed-device on patients suffering from osteoarthritis/spondylosis of the lumbar spine. BMC Musculoskelet Disord 26, 812 (2025). https://doi.org/10.1186/s12891-025-08961-w