In alcune situazioni le fratture di tibia richiedono fissazione con chiodi elastici intra-midollari anche nei bambini. A questo trattamento, che stabilizza la frattura, alcuni chirurghi pediatrici preferiscono affiancare l’uso di un supporto esterno, dato dal gesso, mentre altri no.

Qual è l’approccio più efficace?
Uno studio nordeuropeo che ha coinvolto il Töölö Hospital e il Helsinki and Uusimaa Hospital, entrambi ospedali universitari di Helsinki (Finlandia), e il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia), ha cercato di capire quale dei due approcci sia migliore (Antti Stenroos, Timo Laihinen, Carl Lybäck, Jani Puhakka, Jussi Kosola. Complementary Cast Immobilization Is Not Necessary after Intramedullary Fixation of Unstable Tibial Shaft Fractures in Pediatric Patients. European Journal of Pediatric Surgery. Pubblicato online il 15 aprile 2020. Doi: 10.1055/s-0040-1703010).

Lo studio si è quindi concentrato sui piccoli pazienti per valutare se l’uso di gesso favorisca la guarigione, riducendone i tempi, e se riduca la possibilità di deformazioni.
I ricercatori non hanno individuato differenze statisticamente significative nei risultati dei due gruppi di pazienti.
Lo studio suggerisce quindi che l’uso del gesso non sia del tutto necessario.

Stefania Somaré