La funzione della fascia plantare, una robusta banda di tessuto connettivo che unisce il tallone alle dita dei piedi, è supportare la volta plantare e ammortizzare il passo: quando infiammata, questa struttura anatomica produco dolore intenso e difficoltà al passo. Chiamata fascite plantare, l’infiammazione di questa fascia viene spesso trattata per via conservativa, tramite l’uso di esercizio terapeutico, plantari ortopedici, farmaci antinfiammatori e, in alcuni casi, onde d’urto e infiltrazioni. Tra le infiltrazioni possibili ci sono anche quelle di cortisone.

Qualora i metodi conservativi non portassero miglioramento, si può procedere con un intervento chirurgico mini-invasivo che punta a tagliare qualche fascio della struttura per ridurre la pressione cui è sottoposta la parte.

Un recente studio dell’Università di Sohag, in Egitto, cerca di capire se la risposta a infiltrazioni di corticosteroidi effettuate prima di un intervento di rilascio endoscopico possa pronosticarne l’esito.

Lo studio e i suoi risultati

Sono 100 i pazienti inclusi nel lavoro, 50 che hanno risposto positivamente alle infiltrazioni di corticosteroidi (gruppoA) e 50 che non hanno avuto invece alcun miglioramento (gruppo B). Tutti alla fine sono stati sottoposti a rilascio endoscopico della fascia.

Gli autori hanno quindi messo a confronto i risultati clinici ottenuti con l’intervento, basandosi in particolare sulla scala visuale analogica (VAS) per il dolore, sulla scala AOFAS e sull’autovalutazione del paziente. Questi indici sono stati misurati prima dell’intervento e poi ancora a 1, 2, 3, 6, 12 e 24 mesi dallo stesso.

Per quanto riguarda il dolore, entrambi i gruppi hanno raggiunto miglioramenti significativi, sebbene con pattern differenti: il gruppo che non ha ben risposto ai corticosteroidi, infatti, presenta una riduzione del dolore più lenta nel tempo. Inoltre, la VAS ha mostrato livelli di dolore decisamente inferiori nei pazienti che hanno risposto positivamente alli infiltrazioni di cortisone.

Anche la funzionalità del piede, migliorata in entrambi i gruppi, mostra un recupero maggiore e un andamento più rapido nel gruppo di studio A rispetto al B, in tutti i momenti di follow up. Infine, anche l’autovalutazione del paziente è più positiva nel gruppo A rispetto che nel B.

Si può, quindi, concludere che una risposta positiva alle infiltrazioni di cortisone fornisce un fattore prognostico positivo per l’intervento di rilascio endoscopico della fascia. Lo studio è pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders.

Studio: Mohamed, M.A., Redwan, M.S., Noaman, H.H. et al. Does local steroid injection have a prognostic value for endoscopic plantar fascia release in chronic plantar fasciopathy?. BMC Musculoskelet Disord 26, 576 (2025). https://doi.org/10.1186/s12891-025-08816-4

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