Dal 12 al 14 giugno l’ospedale San Martino di Genova ha ospitato l’annuale AIFI International Conference, giunta alla sua decina edizione, un’occasione per discutere degli ultimi studi incentrati sugli effetti dell’esercizio terapeutico nei percorsi neuroriabilitativi.
Anche grazie alle informazioni arrivate dalle neuroscienze, «negli ultimi vent’anni la ricerca in neuroriabilitazione è cresciuta sensibilmente, portando a nuovi sviluppi nell’ambito del controllo e dell’apprendimento motorio», ha dichiarato Susanna Mezzarobba, ricercatrice dell’Università di Genova, presidente del Congresso e del Gruppo di Interesse Specialistico (Gis) Fisioterapia Neurologica e Neuroscienze dell’Associazione Italiana di Fisioterapia, Gruppo che ha organizzato l’evento.
Mezzarobba ha anche spiegato che «l’obiettivo di questo congresso era proprio avvicinare ricerca e pratica clinica: tradurre i risultati scientifici in soluzioni terapeutiche sempre più efficaci per i pazienti».
Il congresso ha richiamato più di 180 partecipanti, interessati a conoscere le ultime evidenze scientifiche raggiunte con la ricerca e a capire come applicarle nella propria attività quotidiana. Durante le 4 giornate sono stati presentati 82 contributi scientifici incentrati sull’esercizio terapeutico in neuroriabilitazione, il che dimostra la vitalità del settore.
Le tematiche affrontate durante l’evento
Il programma è stato strutturato intorno a tre argomenti caldi: recupero dell’equilibrio, della funzione del passo e del raggiungimento e manipolazione di un dato oggetto. «Abbiamo scelto di non suddividere per patologia, ma per funzione da recuperare, perché l’obiettivo era entrare nello specifico dei meccanismi della funzione motoria alterata», spiega Mezzarobba.
I relatori si sono quindi mossi in modo trasversale rispetto alla patologia, portando per ogni topic riscontrati da varie patologie, come Parkinson, sclerosi multipla e ictus.
Gli interventi hanno quindi analizzato strategie riabilitative, metodologie di valutazione del paziente e del percorso e la ricerca.
Il congresso ha potuto contare sulla partecipazione di relatori di rilievo, come Alice Nieuwboer, professore presso l’Università di Leuven, in Belgio, che si è concentrata sui disturbi del cammino e, in particolare, del freezing, e Marco Bove, professore di Fisiologia al dipartimento di Medicina Sperimentale (Dimes) dell’Università di Genova, il cui intervento è stato invece incentrato sul recupero dell’arto superiore nelle patologie neurologiche.
«Il senso del congresso – ha evidenziato Susanna Mezzarobba – era proprio quello di creare un circolo virtuoso tra ricerca e clinica. La clinica ha bisogno della scienza, ma anche la ricerca si nutre delle osservazioni cliniche, da cui spesso nascono le ipotesi da indagare. Questo congresso è nato per favorire quel dialogo che permette di far emergere tanto le innovazioni scientifiche quanto le esperienze cliniche maturate in ambito assistenziale».
Durante il convegno si è, inoltre, sottolineato il ruolo dei sensi nella riabilitazione neurologica, da integrare sempre più nella pratica quotidiana. Ha concluso Andrea Turolla, presidente dell’Associazione Italiana di Fisioterapia: «Con questo decimo congresso il Gis attesta il suo percorso di crescita del numero dei soci aderenti ed in particolare di sviluppo dei contenuti scientifici presentati dalla comunità nazionale dei fisioterapisti neurologici, in costante dialogo con le più importanti realtà internazionali».
Il convegno si è chiuso con l’assemblea elettiva del Gis, che per i prossimi 3 anni ha dato la guida del gruppo a Elisa Gervasoni, ricercatrice presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano.