È tutta una questione di tono

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Yuri IvanenkoÈ stato ideato presso il dipartimento di Fisiologia Neuromotoria della Fondazione Santa Lucia di Roma un dispositivo che permette di agire sulla funzionalità e sul controllo dei movimenti attraverso la misurazione del tono muscolare. Dopo ulteriori studi e approfondimenti, potrà essere utilizzato in centri e in strutture specializzati nella riabilitazione motoria o posturale. «La maggior parte dei disturbi motori», spiega Yuri Ivanenko (nella foto), responsabile del Laboratorio del Cammino presso il dipartimento di Fisiologia Neuromotoria della Fondazione Santa Lucia di Roma, «si manifesta con alterazioni del tono muscolare. Del resto le sue caratteristiche, del tono muscolare intendo, hanno da sempre costituito un importante aiuto nella formulazione delle diagnosi nelle diverse patologie. È importante notare però che non sono ancora noti i meccanismi che legano i deficit motori all’alterazione del tono muscolare».
L’idea di base è stata studiare al meglio il tono muscolare a diversi livelli: del collo, del tronco e delle gambe in posizione eretta, con la possibilità di distribuire lo stesso tono muscolare e verificare, quantificandola, la diversa asimmetria tra le due gambe. Questo dispositivo è quindi un nuovo sistema per misurare la distribuzione del tono dell’asse corporeo e le capacità di adattamento del corpo stesso nelle diverse posizioni. Quello che noi conosciamo deriva in gran parte dagli studi effettuati misurando il tono degli arti e valutandone la resistenza muscolare, ma sarebbe utile sviluppare ulteriori sistemi per studiare al meglio il controllo muscolare in tutta la sua complessità. Il dispositivo utilizza una lenta rotazione che permette di valutare in modo efficace gli allungamenti e gli accorciamenti dei muscoli obliqui del collo, dei muscoli addominali e della colonna vertebrale, senza spostare il centro di gravità e limitando la variazione della posizione in qualsiasi direzione tranne che nella torsione. È composto da due piattaforme, una per ogni piede, da una struttura flessibile che permette di fissare la mobilità della rotazione in diversi punti del corpo e da un sensore di coppia opportunamente disposto. Il paziente viene posizionato con i piedi sulle due piattaforme che possono ruotare sia insieme sia separatamente. Per mezzo del sensore vengono misurate le coppie torcenti del corpo intero, del collo, del tronco e delle gambe che derivano dalle rotazioni alternate destra/sinistra a una velocità prestabilita».
Le patologie del tono posturale per le quali è indicato sono diverse. Ricorda infatti Ivanenko che «diversi fattori fisici e psicologici possono determinare leggere modificazioni del tono muscolare, senza però causare disturbi, mentre un’alterazione patologica dello stesso può essere indice di patologie di vario genere. Misurare il tono assiale è particolarmente utile per lo studio del controllo motorio nei pazienti affetti da diverse malattie legate al tono posturale, come il morbo di Parkinson, l’artrosi, la cervicalgia, la lombalgia o la sciatalgia».