Il percorso terapeutico utilizzato con maggiore frequenza per la gestione del dolore muscoloscheletrico cronico è di tipo conservativo e richiede un alto livello di attenzione e partecipazione da parte del paziente.
L’aderenza terapeutica, fondamentale per ottenere miglioramenti nella percezione del dolore, purtroppo, però, non è sempre rispettata.

Uno studio statunitense ha voluto verificare l’efficacia di un percorso digitale di 12 settimane realizzato attraverso un’apposita app con la quale guidare il paziente in sessioni di educazione sanitaria, esercizi sensoriali terapeutici e supporti per acquisire comportamenti adeguati (Bailey JF, Agarwal V, Zheng P, Smuck M, Fredericson M, Kennedy DJ, Krauss J. Digital care for chronic musculoskeletal pain: a 10,000 user longitudinal observational study. Journal of Medical Internet Research).

Il tutto con la presenza di un coach da remoto, con un rapporto 1:1.
Gli oltre 10.000 soggetti coinvolti nello studio soffrivano di mal di schiena o di dolore al ginocchio da almeno 3 mesi.

I ricercatori hanno anzitutto verificato gli effetti del percorso con la scala visuo-analogica (VAS), che è risultata migliorata dopo 12 settimane.
Inoltre, sono stati presi in considerazione, tra gli altri, il livello d’impegno dei pazienti, il loro tasso di soddisfazione, la gestione della depressione e dell’ansia e la produttività sul lavoro.

Un altro dato interessante è l’associazione positiva tra numero di sessioni di esercizi terapeutici e interazioni con il coach da remoto e la riduzione del dolore.
Altrettanto interessante è che il 57,9% e il 58,3% dei partecipanti hanno visto ridursi, rispettivamente, il livello di depressione e di ansia, mentre il 61,5% ha migliorato la produttività sul lavoro.

Riferiscono gli autori che questo è il primo studio longitudinale condotto sulla gestione digitale del dolore cronico e i risultati sono senz’altro interessanti.
Stefania Somaré