Lesioni o patologie degenerative portano più di due milioni di statunitensi l’anno dal medico lamentando dolore a caviglia e piede. Un buona parte riceve l’indicazione di utilizzare un’ortesi piede-caviglia, che può ridurre il dolore ma che presenta delle limitazioni, come la staticità del design.

Uno studio dello University of Tennessee Health Science Center e della University of Memphis ha presentato un design dinamico per questi tutori, utile in presenza di dolore meccanico al piede, dovuto a movimento o a sovrappeso (Chung CL, Paquette MR, DiAngelo DJ. Impact of a dynamic ankle orthosis on acute pain and function in patients with mechanical foot and ankle pain. Clin Biomech (Bristol, Avon). 2021 Jan 27;83:105281. doi: 10.1016/j.clinbiomech.2021.105281. Epub ahead of print. PMID: 33607504).

Il dispositivo è stato testato su 25 pazienti, che hanno eseguito una serie di compiti con o senza il tutore: alzarsi, camminare in piano, camminare su un treadmill, salire le scale, scendere le scale, stare su una sola gamba, fare lo squat e sedersi.
Le forze verticali esercitate sul suolo e sul piede sono state misurate con appositi plantari, mentre si è utilizzata una scala visiva analogica per indicare il dolore provato in ogni attività.

Infine, ogni paziente ha assegnato un punteggio alla funzione del piede e alla sintomatologia dolorosa in base alla propria esperienza.
La nuova ortesi pare agire positivamente sul dolore, riducendolo, e sulla funzionalità articolare, migliorandola. I parametri misurati hanno infatti individuato una riduzione delle forze dentro la scarpa sia durante la camminata in piano sia durante la salita e discesa delle scale.
La maggior parte dei soggetti ha confermato che il tutore riduce la sintomatologia dolorosa, mentre una piccola quota non ha trovato alcun vantaggio (ma nemmeno un peggioramento). Tra coloro che hanno percepito un miglioramento dei sintomi c’erano pazienti con osteoartrite, disfunzione ai tendini, dolore cronico, distorsioni e patologie ai nervi.

Stefania Somaré