Quando si va dal fisioterapista per problemi di schiena, la sola sessione di terapia non è sufficiente: è spesso necessario eseguire a casa degli esercizi per migliorare gli obiettivi perseguiti durante la seduta terapeutica e per favorire il proseguimento della terapia stessa.
L’aderenza terapeutica è quindi un fattore essenziale anche in questo ambito della medicina. Lo è ancora di più quando le sessioni con il fisioterapista sono a cadenza mensile o trimestrale, come accade presso Isico, l’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale. Istituto cui si rivolgono pazienti per varie patologie della colonna, tra cui anche la scoliosi.
«Purtroppo non abbiamo la possibilità di monitorare i pazienti di settimana in settimana», spiega Martina Poggio, fisioterapista di Isico. «Ecco quindi che da poco più di un anno abbiamo messo a disposizione dei nostri pazienti una app ad accesso personale che li aiuta ad aderire al meglio alla terapia stabilita».
Diverse le funzionalità all’interno dell’app, che è disponibile sia per dispositivi Android sia per iOS. La principale è quella che consente di salvare i video registrati durante la seduta fisioterapica e che consentono al paziente di ripassare gli esercizi da eseguire e, quindi, svolgerli correttamente. Ogni video è affiancato da disegni che mostrano le posizioni da assumere e come svolgere l’esercizio, oltre che da una descrizione scritta degli stessi.
«Sempre all’interno di questa sessione», racconta Martina Poggio, «si può tenere un diario personale. Il paziente può quindi segnare il momento di inizio degli esercizi e quando li ha finiti e l’app registra il tempo di esecuzione: tramite un sistema di emoticon, il paziente può valutare se si è allenato per un tempo adeguato alle richieste del terapista. Se compare una faccina verde significa che l’allenamento è stato ottimale; se invece è necessario allenarsi ancora comparirà una faccina rossa. Generalmente la app è ben accolta dai nostri pazienti. Ovviamente non è obbligatoria e c’è chi, essendo meno tecnologico, non la utilizza. La app aiuta a ricordare la terapia e a eseguirla, ovunque siano, senza doversi portare dietro il cartaceo con gli esercizi».
Come detto, Isico è anche sede di trattamento della scoliosi. In questo caso, i soggetti sono ragazzi che naturalmente accolgono l’aiuto che può venire dal mondo delle app.
«Nel caso della scoliosi, si ha una configurazione in più nella app, accanto a quella relativa agli esercizi che anche i ragazzi scoliotici spesso devono eseguire. Questa nuova funzione permette di indicare per quanto tempo il paziente ha portato il proprio corsetto. Anche in questo caso tengono un diario e hanno una rispondenza dell’appropriatezza terapeutica tramite emoticon».
L’aderenza terapeutica all’uso del corsetto viene già gestito in Isico tramite il sensore thermobrace, un rilevatore di temperatura inserito all’interno del corsetto. Ciò che ha sottolineato Martina Poggio è che «i risultati derivati dal sensore thermobrace vengono letti in sede, durante la seduta fisioterapica o la visita fisiatrica. Invece la app dà un feedback quotidiano alle famiglie e potrebbe aiutarle maggiormente grazie all’uso della sveglia o degli emoticon».
Accanto alle due funzioni descritte c’è la funzione di segreteria che consente di consultare gli appuntamenti futuri con il fisioterapista e con il medico, e una di aiuto, in cui sono riportate le informazioni sull’uso dell’app stessa. Una volta inserite le proprie credenziali nella maschera di accesso all’app, si può richiedere che vengano ricordate, in modo che gli accessi successivi siano ancora più fluidi.
«Attualmente stiamo avviando uno studio per verificare se l’uso dell’app migliori o meno l’aderenza terapeutica dei nostri pazienti. In letteratura esistono studi che indicano nelle app e nuove tecnologie un valido aiuto in questa direzione, ma lo stiamo verificando. Quello che posso dire è che nella mia esperienza generalmente viene accolta in modo positivo e viene utilizzata».