Chip senza fili contro il mal di schiena

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2990_equipe_frigerio_webÈ stato impiantato al Barolat Neuromodulation Institute Europe presso la clinica Le Betulle di Appiano Gentile (Como) il primo neurostimolatore midollare senza fili per la cura del dolore cronico. L’impianto è stato realizzato dall’équipe composta da Claudio Reverberi, Giovanni Frigerio e Rodolfo Bucci, su tre pazienti, un uomo di 60 anni e due donne di 71 e 73. «Una rivoluzione nel settore», afferma Giovanni Frigerio, anestesista e terapista del dolore di Como. «È una novità tecnica che semplifica ulteriormente la vita dei pazienti, riducendo il numero di interventi necessari per l’impianto del neurostimolatore e rendendo più semplici i movimenti nella vita di tutti i giorni». La neurostimolazione midollare viene usata con successo da oltre 40 anni contro il dolore cronico. «La neurostimolazione è praticata ai massimi livelli mondiali dal torinese Giancarlo Barolat, che lavora in Usa e che dà il nome al Barolat Neuromodulation Institute Europe. Si tratta di una tecnica poco invasiva e praticamente priva di effetti collaterali che consiste nell’innesto di un elettrodo nella zona all’origine del dolore, in modo che trasmetta impulsi elettrici che impediscono di sentire dolore». La novità consiste nel sistema senza fili per alimentare l’elettrostimolatore, con vantaggi per il paziente. «Il dispositivo viene impiantato nel midollo, nello spazio peridurale. Il generatore di impulsi, dotato di batteria, non viene collocato sottopelle ma in una cintura, che si può tenere addosso senza problema, grazie alle dimensioni ridotte. Presto, probabilmente, sarà collocato in un braccialetto o in una maglietta. Un ulteriore vantaggio è che questo sistema permette di effettuare esami in risonanza magnetica, che prima non erano consentiti. Si collega senza fili, tramite radiofrequenza, con gli elettrodi. L’unico intervento dura mezz’ora ed è indolore per il paziente».