Tutte le stime confermano che in futuro la richiesta di artroplastica totale di anca (THA) e ginocchio (TKA) continuerà a crescere, per rispondere alle esigenze di salute di una popolazione sempre più anziana.

Contemporaneamente, potrebbero aumentare anche i volumi di interventi di revisione, che sono più complessi e anche più costosi. Il tutto, in un contesto sanitario reso fragile dalla carenza di professionisti e da aspetti economici.

Diventa, quindi, essenziale capire come utilizzare al meglio le risorse disponibili e, per farlo, bisogna comprendere fino in fondo quali sono i fattori che possono influenzare il percorso peri-operatorio nei diversi tipi di trattamento. Questo l’obiettivo di un recente studio dell’Università Tecnica di Berlino pubblicato su Arthroplasty.

Lo studio

Il lavoro tedesco è di tipo retrospettivo e prende in considerazione informazioni di vario genere disponibili su 6.144 pazienti sottoposti o ad artroplastica totale di anca o ginocchio già inclusi nel progetto PROMoting Quality Trial, uno studio randomizzato condotto in parallelo in nove ospedali tedeschi e volto a monitorare i PROMs, ovvero le Misure di Esito Riferite dal Paziente, in modo digitale.

Le misure prese in considerazione sono lo Hip Disability and Osteoarthritis Outcome Score-Physical Function Short Form (HOOS-PS) e il Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score-Physical Function Short Form (KOOS-PS).

In questo nuovo studio gli autori partono dalle stesse informazioni per risalire all’associazione esistente tra caratteristiche del paziente, variabili chirurgiche, in particolare presenza ed esperienza del chirurgo, durata ed eventuali complicanze occorse, e decisioni di trattamento, come mobilizzazione precoce e monitoraggio da remoto, e gli outcome riportati dal paziente al momento delle dimissioni e a 12 mesi. Per farlo usano un modello di regressione lineare multivariata. Vediamo quali risultati hanno ottenuto.

I fattori che meglio riflettono buoni PROs

Con il loro lavori gli autori hanno individuato una serie di fattori che permettono di predire una buona funzionalità fisica al momento delle dimissioni e a 12 mesi, sia per l’artroplastica totale di ginocchio sia per l’artroplastica totale di anca.

Nel primo caso, i fattori da tenere in considerazione per avere un buon recupero funzionali alle dimissioni sono lo score KOOS-PS al momento del ricovero, l’aver utilizzato una mobilizzazione precoce e una buona esperienza del chirurgo. Se si considerano gli esiti a 12 mesi dall’intervento, i fattori da tenere in considerazione sono sempre lo score KOOS-PS al momento del ricovero, unito alla durata dell’intervento, che deve essere non troppo lungo, e all’aver sottoposto o meno il paziente a monitoraggio da remoto.

Per quanto riguarda l’artroplastica totale di anca, invece, i fattori da tenere in considerazione sono lo score HOOS-PS al momento del ricovero e l’aver sottoposto il paziente a mobilizzazione precoce, come per la TKA, ma in questo caso è importante anche il genere, dato che i maschi sembrano recuperare prima. Gli esisti a 12 mesi sono determinati, come per la TKA, dallo score HOOS-PS al momento del ricovero e dall’aver sottoposto il paziente a monitoraggio da remoto. Diventa poi importante avere uno staff con esperienza in sala operatoria.

Come si vede, la maggior parte dei fattori si ripetono per entrambi gli interventi e fasi del post-operatorio: sarà quindi importante tenere conto di questi aspetti nel programmare gli interventi, così da facilitare il recupero del paziente e il suo ritorno alla quotidianità.

Nikkhah, J., Schöner, L., Marques, C.J. et al. Treatment decisions and surgery variables are predictors of better physical function after total hip and knee arthroplasty: a retrospective cohort study. Arthroplasty 7, 29 (2025). https://doi.org/10.1186/s42836-025-00313-2

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