Artroplastica di ginocchio con supporto robotico

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Protesi completa di ginocchio e lesioni ai reni

Uno studio del Dipartimento di Ortopedia del West China Hospital, affiliato alla Sichuan University a Chengdu, in Cina, ha valutato l’accuratezza predittiva del sistema di artroplastica totale di ginocchio robot-assistita nell’indicare, prima dell’intervento, la resezione d’osso necessaria e le dimensioni dell’impianto da utilizzare, oltre ai suoi effetti sul processo di decision making intraoperatorio.

L’adeguata resezione dell’osso è condizione necessaria per ottenere un allineamento neutro delle componenti protesiche con quelle della gamba, il che assicura alla protesi di durare nel tempo e al paziente di percepire un effettivo miglioramento al ginocchio.

Gli autori hanno incluso nello studio 28 pazienti, tutti sottoposti ad artroplastica totale di ginocchio con l’ausilio della strumentazione robotica. Il lavoro è diviso in due parti: una preoperatoria, nella quale si analizzano le capacità predittive del sistema, e una intraoperatoria.

Vediamo prima come si sono mossi nella fase di preparazione dell’intervento e quindi decisione del taglio e delle dimensioni dell’impianto. Come per altri sistemi, il piano preoperatorio richiede la presenza di immagini CT di anca, ginocchio e caviglia per ogni paziente, da esportare poi in formato DICOM per poter procedere con le successive rielaborazioni e creare il modello 3D paziente specifico. Da qui si procede a creare un piano virtuale dell’operazione.

Lo studio evidenzia che la scelta della taglia dell’impianto è stata corretta in 26 pazienti su 28 (97%) per quanto riguarda la componente femorale, e in 25 pazienti su 28 per la componente tibiale (93%).

Il planning preoperatorio ha dato esiti altrettanto positivi, tranne che per una componente: la resezione prevista dal sistema robotico si è infatti discostata un po’ da quella effettivamente condotta in sala operatoria per il taglio laterale del piatto tibiale.

Detto ciò, su 168 resezioni eseguite in 28 pazienti la differenza media tra resezione prevista ed effettuata è stata inferiore al millimetro e si è verificata nel 71% dei casi. Ma questa precisione si riflette poi sull’allineamento della protesi con la gamba? Dalla discussione degli autori sembrerebbe di sì: questi affermano infatti che il sistema robotico consente di ottenere un allineamento intorno a 1.13° dall’asse neutro, un risultato più che soddisfacente. Questi risultati, sottolineano gli autori, sono in linea con quelli di altri studi e revisioni: in questo caso, però, il sistema robotico utilizzato è di ideazione cinese.

Sempre secondo gli autori, lo studio è particolarmente importante per quanto riguarda la scelta dell’impianto corretto in fase preoperatoria, perché ciò ha ricadute non solo sugli esiti dell’artroplastica totale di ginocchio , ma anche sull’organizzazione della struttura ospedaliera e sul magazzino: nello specifico, i chirurghi si sono sentiti tranquilli nel ridurre il numero di protesi di differente misura da tenere in sala operatoria. Lo studio supporta, quindi, come altri pubblicati negli ultimi periodi, l’utilità di eseguire un’artroplastica totale di ginocchio con il supporto robotico.

(Lo studio: Wan, X., Su, Q., Wang, D. et al. Robotic arm-assisted total knee arthroplasty improves preoperative planning and intraoperative decision-making. J Orthop Surg Res 16, 670 (2021). https://doi.org/10.1186/s13018-021-02815-6)

Stefania Somaré