Gli adolescenti che soffrono di scoliosi idiopatica vengono generalmente trattati per via conservativa, con un insieme di esercizi terapeutici e l’uso di un corsetto adeguato al grado di deformazione della colonna vertebrale.

Nella maggior parte dei casi questa sinergia riesce a rallentare la progressione della curva, portando il giovane paziente alla fine dello sviluppo osseo con curve accettabili, ovvero inferiore ai 45°-50°.

Esistono casi, tuttavia, che non rispondono bene al percorso conservativo e arrivano a superare curve scoliotiche di 50°-60°: in questi casi occorre intervenire per via chirurgica, per bloccare tra loro i corpi vertebrali e impedire meccanicamente la progressione della patologia.

Un recente studio condotto dall’Università di Hong Kong, pubblicato su The Bone and Joint Journal, valuta il rischio di questi pazienti di incorrere in complicanze perioperatorie.

Complicanze a carico dei polmoni

Lo studio prospettico prende in considerazione 60 pazienti, per un totale di 79 curve corrette tramite intervento di vertebral body tethering (VBT). Gli autori hanno valutato il tasso di una serie di complicanze che possono accadere nel periodo perioperatorio, di carattere generale e più ortopedico.

Per esempio, vengono prese in considerazione problematiche alla ferita, dolore e parestesia, dolore ad anca, schiena e spalle, debolezza nella flessione dell’anca.

Gli autori prendono in considerazione poi problematiche di carattere polmonare, come pneumotorace, e perforazioni in altre sedi anatomiche, come l’intestino.

Le complicanze più frequenti nel campione esaminato occorrono ai polmoni e sono lo pneumotorace (30,4%), l’atelettasia (12,7%), il versamento pleurico (12,7%), il chilotorace (3,8%) e il sollevamento dell’emidiaframma (3,8%).

Prevedere le complicanze

Una volta verificati il tipo di complicanza e la sua frequenza, gli autori hanno anche cercato di capire se vi sia modo di prevederle.

Il rischio di incorrere in uno pneumotorace o in un versamento pleurico aumenta al crescere del numero di curve strumentate inserite nella colonna. Similmente, si può predire il verificarsi di una atelettasia post operatoria dalla sede dell’intervento, ovvero toracica, e dal tasso di correzione ottenuto.

Gli autori non individuano, invece, alcuna correlazione tra tasso di complicanze e tipologia di impianto utilizzato o approccio chirurgico.

Chan KCA, Cheung CCG, Tse KYE, Cheung JPY, Cheung PWH. The perioperative complications of vertebral body tethering: prevalence and predictive factors. Bone Joint J. 2025 Jul 1;107-B(7):736-743. doi: 10.1302/0301-620X.107B7.BJJ-2025-0073.R1. PMID: 40588244

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