La frattura di femore è uno dei traumi più insidiosi per gli anziani, associata a una riduzione dell’autonomia, della qualità di vita e finanche della sopravvivenza a un anno. Si tratta, inoltre, di un evento che impatta molto sulle finanze dei sistemi socio-sanitari, sia direttamente per i costi di ospedalizzazione e riabilitazione sia indirettamente.
Per darne una idea, riportiamo i dati di una revisione del 2017 condotta su 112 studi, nella quale si riporta una spesa media di 43.669 dollari statunitensi per paziente nei 12 mesi successivi la frattura.
Nel 2019 un team della La Trobe University di Melbourne e della Monash University di Frankston ha studiato l’impatto che un sopralluogo pre-dimissioni al domicilio del paziente con frattura di femore da parte di un terapista occupazionale potrebbe avere sul suo benessere, evidenziando un netto miglioramento rispetto al solo colloquio in ospedale.
Nel dettaglio, in questo studio randomizzato gli autori hanno osservato una netta riduzione delle riammissioni ospedaliere a 30 giorni e a 6 mesi dalle dimissioni, una maggiore autonomia a 6 mesi e una riduzione di nuove cadute a 30 giorni.
Prima di poter inserire questi sopralluoghi in modo stabile nel percorso terapeutico di questi pazienti, tuttavia, occorre studiarne il rapporto costo/beneficio. È quanto è stato fatto in un nuovo studio pubblicato su Clinical Rehabilitation.
Confermati i vantaggi anche economici
Questo secondo studio coinvolge 77 pazienti per capire se i costi necessari per il sopralluogo da parte del terapista occupazionale, certamente superiori a quelli della sola consulenza in ospedale, vengano coperti dai risparmi che si possono ottenere.
Come nel precedente studio, gli esiti ottenuti da questo intervento sono stati misurati a 30 giorni e 6 mesi dalle dimissioni e confrontati con quelli di pazienti che hanno ricevuto il trattamento standard, quindi solo con una consulenza ospedaliera.
Come nel precedente studio, si conferma una riduzione delle riammissioni ospedaliere per il gruppo con visita domiciliare, una maggiore autonomia a 6 mesi e una riduzione delle nuove cadute.
Per quanto riguarda la componente economica, gli autori hanno calcolato un costo medio per ogni visita a domicilio di 135,7 dollari australiani, a fronte di un risparmio medio di 6.182 dollari australiani. Numeri che mettono in evidenza il grande vantaggio che si può ottenere dal visionare il domicilio del paziente prima che rientri a casa, per esempio, individuando possibili ostacoli che aumentano il rischio di nuove cadute.
Gli autori sottolineano anche un risparmio di 71.337 dollari australiani dovuto all’aumentata indipendenza ottenuta dai pazienti del gruppo di studio, così come un risparmio di 34.832 dollari australiani per la riduzione delle cadute.
Nel complesso, quindi, il lavoro conferma l’utilità di strutturare un sopralluogo del domicilio del paziente che rientra a casa dopo una frattura di femore.
Fonte: Lockwood KJ, Taylor NF, Harding KE, Brusco NK. An economic evaluation of pre-discharge home assessment visits following hip fracture: Analysis from a randomised controlled trial. Clinical Rehabilitation. 2025;0(0). doi:10.1177/02692155241312065