Una recente revisione, condotta tra Iraq, Thailandia e Stati Uniti e pubblicata sullo European Journal of Physical and Rehabilitation Medicine, valuta il potenziale effetto terapeutico della stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS) per la lombalgia cronica.
Questa revisione di scopo cerca di capire, innanzitutto, qual è la letteratura già esistente e che informazioni fornisce rispetto a questo trattamento. I motori di ricerca utilizzati sono PubMed, Embase, Web of Science e la Cochrane Library. Gli autori hanno individuato in tutto 26 studi eleggibili, dei quali 23 studi randomizzati e 3 studi quasi sperimentali.
Occorre sottolineare che oltre la metà di questi lavori ha un basso livello di bias, mentre il 34,6% un alto livello di bias, in alcuni casi molto alto. Per questo molti dei risultati ottenuti dagli studi non possono essere considerati di valore.
Troppa disomogeneità negli studi
Oltre al rischio di bias, ciò che rende difficile individuare indizi concreti dell’utilità della stimolazione transcranica a corrente continua per la lombalgia cronica è anche la grande variabilità che contraddistingue gli studi inseriti nella revisione.
Per fare un esempio: su un totale di 26 studi, 14 utilizzano la tDCS sul gruppo di studio e una tDCS finta, o nulla, su quello di controllo, mentre altri affiancano alla tDCS altre tecniche di trattamento della lombalgia, dalla terapia cognitiva comportamentale a esercizi specifici, dalla terapia fisica all’allenamento posturale, fai trattamento manipolativi osteopatici al training sensomotorio.
Differenze si individuano poi nel tipo di tDCS utilizzata e nel tipo di anodi o catodi usati. Se si considera che anche gli indici clinici selezionati dai vari studi cambiano notevolmente, si capisce che i risultati finali sono confusi da analizzare.
Dati di scarso valore per una reale indicazione di efficacia
Data la situazione descritta sopra, la revisione non porta ad alcuna evidenza chiara. Semmai sottolinea l’esigenza di condurre studi di maggior qualità, per poter giungere ad avere chiarezza rispetto all’efficacia di una tecnica che, essendo non invasiva, vale la pena di continuare a studiare.
Il problema è che, mentre alcuni studi sembrano evidenziare un effetto positivo sul dolore, sia usando tDCS con anodo e catodo sia da sola o in combinazione con altre tecniche, altri studi non trovano questo vantaggio.
Fatta questa premessa, ci sono alcuni piccoli suggerimenti che emergono dalla revisione. Per esempio, l’uso della tDCS con catodo o anodo sembra essere utile, se associata con training posturali, per migliorare stabilità posturale ed equilibrio, anche se non la velocità del passo: probabilmente ciò accade perché il trattamento favorisce una comunicazione tra aree cerebrali deputate al movimento e alla coordinazione.
L’uso della tDCS con anodo, associato a esercizi specifici, consente di ottenere un miglioramento psicologico e una riduzione dell’ansia maggiore rispetto al placebo. Comunque, tutto deve essere ulteriormente confermato.
Studio: Ibrahim AA, Klahan K, Sornkaew K, Tretriluxana J, Silfies SP, Wattananon P. Exploring the therapeutic potential of transcranial direct current stimulation for chronic low back pain: a scoping review. Eur J Phys Rehabil Med 2025 Jun 19. DOI: 10.23736/S1973-9087.25.08870-7