Anziani attivi con il robot EnrichMe

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EnrichMeEnrichMe è un progetto europeo che coinvolge dieci partner, tra cui la Fondazione Don Gnocchi, che in febbraio ha ospitato un meeting di esperti internazionali focalizzato sugli aspetti software. L’obiettivo è supportare l’invecchiamento di chi soffre di lievi disabilità cognitive. Tra le funzioni del dispositivo vi sono il monitoraggio dell’attività fisica e dell’alimentazione, la gestione del tempo e il controllo dell’ambiente domestico. In agosto 2016 è prevista la prima sperimentazione in Italia e in Olanda, mentre la conclusione è prevista per il 2018.

Sperimentare e realizzare un sistema robotico connesso a sistemi domotici e in grado di supportare l’autonomia e l’invecchiamento attivo di persone anziane che presentano un principio di decadimento cognitivo o affette da disabilità cognitive lievi è l’obiettivo di EnrichMe (acronimo di Enabling Robot and assisted living environment for Independent Care and Health Monitoring of the Elderly), progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. EnrichMe è pensato per pazienti con Mild Cognitive Impairment (MCI), condizione clinica con disturbi che hanno un impatto poco significativo nelle attività di vita quotidiana e che coinvolgono memoria, linguaggio, capacità di ragionamento e di giudizio. Il robot ha le sembianze di un elettrodomestico che si muove autonomamente in casa, attraverso supporti wireless presenti nell’abitazione, riuscendo a compiere azioni programmate e personalizzate. Anzitutto il controllo dell’anziano, sia per quel che riguarda il movimento, stimolandolo a fare più moto laddove necessario, sia per quel che riguarda l’alimentazione, riuscendo a capire se ha mangiato a sufficienza. In caso contrario, il robot è progettato per segnalare alla persona o ai caregiver situazioni “anomale”. Il monitoraggio riguarda anche l’abitazione stessa, in particolare la temperatura e il livello di umidità, che il robot potrà regolare di sua iniziativa, dopo aver chiesto conferma all’utente. L’apparecchiatura ricorda tutte le attività già pianificate, come l’assunzione di farmaci o un appuntamento. Oltre a ciò, il robot favorisce la socialità mettendo in comunicazione visiva la persona con i familiari e altre persone attraverso uno schermo digitale dotato di app, simile a quello di un tablet.

Lorenzo Dardano